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INTERVISTE – Gianluca Panigalli

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Parliamo con Gianluca Panigalli, un giovane che, dopo diversi anni dedicati con successo al mondo della vendita della pubblicità ha deciso di abbandonarlo.

COSA TI AFFASCINAVA DELLA PUBBLICITA E COSA TI HA DELUSO?

Quello che mi affascinava e continua ad affascinarmi è il suo lato dinamico e di continua evoluzione.

Basti pensare quanto profondamente sia cambiato il modo di fare pubblicità in pochi anni, dalla televisione, ai quotidiani, passando per le riviste, un mondo che cresceva sempre e sembrava potesse non soffrire mai e invece, con l’entrata nel mercato dei giganti americani come Google, Facebook, Youtube, poi Amazon e ora Tik Tok..il mercato è cambiato e continua a cambiare, così come cambiano i formati, i target, i gusti. In pubblicità il bello è che non ti annoi mai

IN CHE MODO DIVERSO SVOLGERESTI LA PROFESSIONE?

Sicuramente aggiungerei una parte sempre più consistente di studi, ricerche e analisi del cliente, del suo target e del suo mercato. Il venditore da tempo non è più solo un promotore di spazi – per fortuna – ma è un consulente che deve conoscere molto bene i suoi clienti, il mondo in cui operano, i suoi limiti e le sue opportunità. Questo modo di lavorare richiederebbe un investimento significativo di tempo per ogni cliente e quindi ci porterebbe a cambiare le nostre priorità, da quantità a qualità. Sono convinto che questo investimento in qualità aiuterebbe molto l’intera industry.

SI PUO’ ESSERE CREATIVI E PRODUTTIVI IN QUESTO MONDO?

Assolutamente si, anzi, si deve essere creativi! La creatività sta alla base della buona pubblicità!
Nella mia esperienza, dovunque abbia avuto la fortuna e l’onore di lavorare, da Manzoni a Teads, passando per Mondadori e RCS, i migliori progetti e i casi di successo avevano sempre alla base idee creative, fuori dal coro, geniali e coraggiose, eseguite in modo razionale e puntuale.

CHE NUOVA ATTIVITA HAI INTRAPRESO E TI E SERVITA L’ESPERIENZA IN PUBBLICITA’?

Nel 2020 ho avuto l’opportunità di comprare un ristorante in Portogallo e ho deciso che era il momento di mettermi alla prova e di far valere tutto quello che avevo imparato fino ad allora. L’obiettivo era quello di trasformarlo da business locale a una marca nazionale, un obiettivo molto ambizioso! Ad Aprile io e la mia compagna l’abbiamo aperto al pubblico, abbiamo lavorato sui menu, abbiamo ampliato il team fino ad arrivare a 7 persone che ci lavoravano. Abbiamo aperto i canali social e in poco tempo devo dire che abbiamo ottenuto dei risultati impensabili fino a pochi mesi prima. Il pubblico è stato estremamente accogliente e ci ha dato il coraggio, nel mezzo di una pandemia, di chiuderlo per un mese e mezzo e ristrutturarlo completamente. Quindi abbiamo riaperto con una veste completamente rinnovata e siamo stati ricompensati, i clienti amano il nostro spazio. Devo dire che siamo stati davvero molto fortunati.

La mia esperienza in pubblicità mi aiutato sotto molti aspetti, il più importante è sicuramente quello dell’onesta, della professionalità e dell’umanità. Questi sono concetti che ho avuto il piacere di vivere giorno dopo giorno nel mio ufficio, con i miei colleghi, con i miei superiori, con i miei clienti. Sono sicuramente la parte del mio “bagaglio” che sono più fiero di portare con me, perché il CPM, il CPV, i formati, il GRP si studia ed è importantissimo in pubblicità ma l’onestà, il rispetto, la puntualità e la professionalità sono importanti per la vita e ti aiutano in qualsiasi professione.

Ho cercato di trattare i miei collaboratori allo stesso modo in cui sono stato trattato io dai miei superiori nel corso del tempo e ho cercato di creare lo stesso rapporto disteso e professionale che ho vissuto in modo che tra colleghi si sentissero accettati, fortunati e, messi alla prova, in modo da tirare fuori il meglio da ognuno di loro

TI MANCA MILANO?

Si, moltissimo! Mi manca la mia città e la mia Italia in generale. Mi manca sentir parlare in italiano, a volte a casa tengo la tv accesa su Rai1 (l’unico canale che riesco a vedere bene qui) per vedere e sentire le pubblicità nella mia lingua! Può sembrare strano a chi non ha mai vissuto all’estero ma è l’emozione è forte perché improvvisamente mi fa sentire a casa.

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